Sostanzialmente perché Monet a Milano c’è davvero – non è solo il titolo della mostra: non è, insomma, un Monet in mezzo a qualcosa che possa somigliare a un Monet, che abbia a che fare con, un amico di, un coevo di. Monet, nella mostra a lui dedicata dal 18 settembre al Palazzo Reale di Milano, è attore protagonista con più di cinquanta opere provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi tra cui parecchie delle sue Ninfee (1916-1919) e l’esposizione mantiene le attese promesse alla vigilia.
A partire dalle prime esperienze en plein air fino ad arrivare alle opere della maturità caratterizzate dalla cataratta, la mostra è un viaggio dai paesaggi rurali e urbani di Londra, Parigi, Vétheuil, Pourville alle sue tante dimore insieme alle tele più celebri come Sulla spiaggia di Trouville (1870), Passeggiata ad Argenteuil (1875) e Charing Cross (1899-1901). Oltre alle monumentali Ninfee anche i salici piangenti, i viali di rose e i ponticelli giapponesi fino alle ultime rose del giardino di Giverny e le astrazioni figlie di una pittura più gestuale che tanta influenza avranno sui colleghi più giovani.
Promossa da Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Arthemisia in collaborazione con il museo parigino e l’Académie Des Beaux-Arts – Institut de France, la mostra Monet dal Musée Marmottan Monet è parte del progetto Musei del Mondo a Palazzo Reale, nato con l’obiettivo di far conoscere al pubblico italiano le collezioni e la storia di alcuni grandi musei internazionali.
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