Provo: perché, e parto dalla più assurda, vi piace davvero. Riprovo: perché in effetti Rushmore era un gran film e vent’anni e passa non sono poi così tanti. Provo ancora: perché siete quel tipo di cinefilo (autodefinitosi tale) che idolatra Michel Gondry e ha i padiglioni auricolari talmente bruciati dagli AirPods da riuscire a sopportare due ore di lagna firmata Alexandre Desplat senza dare di matto. No dai, davvero perché pensate che i colori pastello siano così carini? Perché pensate che abbia inventato la simmetria applicata al cinema: seri?
D’accordo, su Owen Wilson siamo d’accordo: è tra i più bravi e sottovalutati e il suo viso irregolare è poesia cinematografica. Però dai, i cani dell’isola e gli scout di Moonrise Kingdom sono la morte nera affondati in un oceano di noia soporifera. E pure il vostro Grand Budapest Hotel, siate sinceri, è una palla a cui solo Ralph Fiennes riesce a dare un briciolo di linfa vitale in mezzo ad una miriade di personaggi – almeno straordinariamente vestiti da Milena Canonero.
Che poi, per carità, Fondazione Prada è figa e ok il Bar Luce è una chicca. Però. Però ci bevi un caffé e te ne vai. E sarà un caso se solo dieci minuti dopo Jeff Koons ti sembrerà un genio e Porta Romana dall’alto nemmeno poi così male.
Comunque questo per dire che da un paio di giorni sono uscite le prime immagini del suo nuovo The French Dispatch of the Liberty, Kansas Evening Sun e sembra in pieno stile Wes Anderson – qualunque cosa questo voglia dire. Che poi una volta parlarne sarà stato pure da veri alternativi che di cinema ne sanno, ma ora manco più al Frida e nemmeno sdraiati alla sera dei corti in Parco Sempione.
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